Dott. Emilio Chininea: Se la gran parte di noi si focalizza sulla perdita di grasso come principale obiettivo, raramente si interessa al mantenimento della massa muscolare, motore attivo dell’intero metabolismo. La nostra attenzione (spesso morbosa) è quasi esclusivamente per l’adipe, ignorando quanto i due compartimenti siamo estremamente correlati.

Non è tanto un problema di percentuale di grasso, che è certamente importante, quanto la sua distribuzione che cambia fisiologicamente col passare degli anni: nel neonato la massa grassa è più periferica, quindi distribuita maggiormente nel sottocute. Via via, il grasso tende a “spostarsi” in zona più centrale, andando ad infarcire sopratutto organi e muscoli.
Spesso è considerata una situazione fisiologica, data dal cambiamento ormonale che subiamo con l’invecchiamento, ma in tanti di casi diventa patologica. Lo sbilanciamento di massa grassa e massa magra diventa più ampio, dando luogo a quella che viene definita obesità sarcopenica (1).

In sostanza, l’obesità maschera una ridotta massa muscolare. Con l’invecchiamento, con l’inattività fisica e con una alimentazione inadeguata si instaura una condizione caratterizzata da perdita di massa e forza muscolare (inevitabile) che in molti casi diventa di grossa entità. Diventando una vera e propria patologia con importanti ripercussioni metaboliche. Sono numerose le patologie associate ad un riduzione di tessuto muscolare, ma si continua a sottostimare questo tipo di problema.
Il motivo per il quale questo avviene è molto semplice. Diamo peso solamente alla bilancia, rimanendo ancorati al peso come unico parametro di riferimento. Consideriamo QUANTO abbiamo perso e non COSA abbiamo perso. Dobbiamo allontanarci da questa idea, iniziando a ragionare in termini di composizione corporea. E allora capiremo molte più cose.

Diagnosi di sarcopenia
La diagnosi vera e propria di sarcopenia richiede la presenza di almeno 2 di queste condizioni:
1. Scarsa massa muscolare
2. Scarsa forza muscolare
3. Scarsa prestazione fisica
Tuttavia già una scarsa massa muscolare, senza che ne sia compromessa la forza, permette di diagnosticare una pre-sarcopenia. Una condizione di allarme che con molta probabilità evolverà in sarcopenia. Valutare la massa muscolare è molto semplice: un metodo rapido, poco invasivo e poco costoso è la bioimpedenziometria (foto 1) che tra le altre cose rileva appunto la BCM (la massa metabolicamente attiva) che nella sarcopenia è molto ridotta.

Chi colpisce la sarcopenia?
La gran parte dei soggetti sono anziani, essendo la perdita di massa muscolare un meccanismo tipico dell’età avanzata. Ma i recenti stili di vita fatti di inattività fisica e cattiva alimentazione hanno aperto ad altre fasce di età più giovani che anticipano l’evoluzione.
Le donne post-menopausa sembrerebbero essere più colpite per via della caduta estrogenica che si verifica fisiologicamente.
Sebbene normalmente il soggetto sarcopenico sia di basso peso e gracile, si è visto che c’è una stretta correlazione tra obesità e sarcopenia (obesità sarcopenica). Il soggetto obeso e sarcopenico non ha un grosso peso. Normalmente risulterebbe in sovrappeso e in estremi casi normopeso (facendo affidamento soltanto alla bilancia). Il chè apre uno scenario troppo importante per essere sottovalutato.

Cosa comporta la sarcopenia?
La sarcopenia predispone a numerose patologie metaboliche con diversi meccanismi, legati al ridotto numero di cellule muscolari e all’impedimento che causano le cellule adipose in eccesso.
Nel diabete di tipo 2, ad esempio, il glucosio rimane in circolo causando iperglicemia proprio a seguito di una resistenza all’insulina dovuta anche alla ridotta massa muscolare.
Le patologie legate a questo meccanismo sono quelle più diffuse da una certa età in poi: ipertensione, diabete, dislipidemie e obesità. La sarcopenia, ma ancora di più l’obesità sarcopenica, è estremamente coinvolta nell’incidenza di queste patologie.

Come evitare l’insorgenza?
È impossibile impedire una benchè minima perdita di tessuto muscolare, da una certa età in poi. Però possiamo fare veramente limitare molto la perdita dal punto di vista nutrizionale. I punti cruciali per evitarla sono rappresentati da una riduzione degli zuccheri. Un loro eccesso è collegato ad una riduzione del testosterone (2) (ormone fondamentale per mantenere la massa muscolare). Oltretutto, l’eccesso di zuccheri e carboidrati favorisce l’infarcimento di grasso intramuscolare e apre le porte all’obesità sarcopenica tramite il meccanismo di resistenza all’insulina (foto 2).


Parlando del testosterone non si possono non menzionare i grassi (compreso il colesterolo che limitiamo come fosse un veleno), fondamentali per mantenere livelli adeguati di questo ormone (la cui sintesi deriva proprio dal colesterolo). Ma il corretto consumo di alimenti grassi, quali formaggi, uova intere, pesce, è fondamentale anche per un altro aspetto: la vitamina D che esercita la propria azione anche a livello muscolare oltre che scheletrico, favorendo anche l’ingresso del Ca che è fondamentale per la contrazione muscolare e per la costituzione delle ossa.
L’altro punto fondamentale è il mantenimento di una quota proteica adeguata che ci consenta di disporre di tutti quegli amminoacidi che servono per rinnovare costantemente il tessuto muscolare. In caso contrario il muscolo viene ad essere intaccato dall’organismo e si assiste ad una riduzione lenta e invalidante.
Inoltre l’apporto calorico non deve essere mai troppo basso perchè sottoporrebbe l’organismo ad uno stato catabolico portando ad una riduzione del tessuto muscolare.
Saltare pasti principali e il protrarsi di digiuni possono essere fattori controproducenti per via dell’azione di un altro ormone determinante nell’insorgenza di questa patologia: il cortisolo, che agisce in caso di stress.

La sarcopenia è considerata una vera e propria patologia invalidante, ma che comunemente associamo alla “vecchiaia”. Bisogna capire che non colpisce più solo gli anziani e va fatta prevenzione, soprattutto educando nutrizionalmente i soggetti in modo da far mantenere le corrette abitudini nel tempo. Da quanto detto emerge che, in particolare nell’ambito dell’obesità sarcopenica, focalizzarsi sulla massa muscolare è fondamentale. Le ripercussioni di questa patologia sono devastanti e prevenirli sarebbe già un passo avanti enorme.

(1) Proc Nutr Soc. 2015 Nov;74(4):405-12. doi: 10.1017/S002966511500169X. Epub 2015 Apr 27.
(2) Am J Physiol Endocrinol Metab. 2012 Mar 15;302(6):E724-30. doi: 10.1152/ajpendo.00520.2011. Epub 2012 Jan 17.